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Nota storica
La Costituzione cispadana della primavera del
1797
L’elaborazione del testo costituzionale cispadano avviene
in seno al III Congresso Cispadano, convocato in Modena per il 21 gennaio
1797. Dopo una vivace discussione, alla seduta del 22 gennaio è possibile
esaminare il rapporto del Comitato di Costituzione. L’esame procede
disordinato, fra continue interruzioni e rinvii, fino al 1° febbraio quando
il Congresso comincia la discussione sul progetto conclusivo. L’atto
definitivo consta di una Dichiarazione dei diritti e doveri dell’uomo e del
cittadino, strutturata in 14 articoli, e della costituzione espressa, in 404
articoli suddivisi in 16 titoli, seguita dalle disposizioni provvisorie. Il
22 febbraio Napoleone, giunto a Bologna, invita i congressisti riuniti a
Modena ad accelerare i lavori, tanto che il successivo 1° marzo il Congresso
annuncia alle genti cispadane che l’opera commessagli da un popolo sovrano è
stata condotta a termine, dichiarando il proprio scioglimento. I comizi
elettorali vengono indetti per il 19 marzo e la costituzione ottiene 76.382
voti favorevoli e 14.259 contrari. Gli stessi comizi primari eleggono altresì
i decurioni che, il successivo 9 aprile, provvedono, ai sensi di quanto
disposto in Costituzione, alla nomina del Corpo legislativo, ripartito in due
distinti Consigli. L’attivazione della Costituzione cispadana si perfeziona
il 26 aprile, quando si inaugurano le assemblee e il Direttorio. Tali organi
costituzionali hanno però vita breve: il 19 maggio, per ordine di Napoleone,
vengono sospese le sedute delle Assemblee, mentre il Direttorio è sostituito
da un Comitato centrale, con l’incarico di attuare la fusione della
Repubblica Cispadana alla Lombardia, dando così vita alla Repubblica
Cisalpina.
FONTE:
1. De Vergottini G., “La
Costituzione Cispadana” in Testi e documenti Costituzionali, n. 1,
G.C. Sansoni Editore, Firenze 1946.
2. Fiorini V., Gli Atti del
Congresso Cispadano di Reggio (27 dicembre 1796-7 gennaio 1797), Milano,
Roma, Napoli 1912.
3. Ghisalberti C., Dall’antico
regime al 1848: le origini costituzionali dell’Italia moderna, Laterza,
Bari 1974.
4. Ghisalberti C., “Le
Costituzioni giacobine 1796-1799”, in Studi e testi pubblicati
dall’Istituto di Storia del diritto italiano dell’Università di Roma,
Giuffrè, Milano 1957.
5. Marchetti L., “Le Assemblee e
le Costituzioni italiane durante il triennio rivoluzionario 1796-1799” in Studi
storici per la Costituente, G.C. Sansoni Editore, Firenze 1946.
6. Natali G., La Giunta di
difesa generale della Repubblica Cispadana, Bologna 1952.
7. Pivano S., Albori
costituzionali d’Italia, Fratelli Bocca Editori, Torino 1913.
8. Rava L., “Il parlamento della
Repubblica Cispadana”, in Memorie della R. Accademia delle Scienze
dell’Istituto di Bologna, serie I, tomo IX 1914-1915.
9. Rava L., “Le prime prove del
diritto costituzionale democratico. La costituzione della Repubblica
cispadana”, in Memorie della R. Accademia delle Scienze dell’Istituto di
Bologna, serie I, tomo VIII, 1914-1915.
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